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MOBILITA’ SOSTENIBILE: VIA LIBERA ALLA RIPARTIZIONE DEI DUE MILIARDI DI EURO DEL FONDO

IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE HA DATO IL VIA LIBERA AL DECRETO CHE STABILISCE I CRITERI E LE PERCENTUALI DI RIPARTO DEL FONDO PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE ISTITUITO CON LA LEGGE DI BILANCIO PER IL 2022, PARI A 2 MILIARDI DI EURO PER IL 2023-2024


In particolare 1 miliardo di euro, pari al 50% del Fondo, è destinata a migliorare la sostenibilità della mobilità urbana nelle Città metropolitane e nei Comuni con più di 100.000 abitanti, tra i quali: l’acquisto di veicoli elettrici per il trasporto pubblico locale e la realizzazione delle infrastrutture per la ricarica, interventi di pedonalizzazione di aree urbane e per agevolare la mobilità ciclistica, la realizzazione di infrastrutture digitali per la gestione e il monitoraggio dei flussi di traffico.

Trecento milioni di euro, pari al 15% del Fondo, sono attribuiti a interventi finalizzati all’abbattimento delle emissioni nel trasporto stradale extraurbano, attraverso la realizzazione delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici all’interno della rete stradale SNIT non a pedaggio e l’acquisto di mezzi pesanti a zero emissioni.

Trecento milioni sono previsti per la riduzione delle emissioni nel trasporto navale, attraverso il refitting delle navi per consentire l’utilizzo del cold ironing (cioè l’elettrificazione delle banchine portuali), l’elettrificazione dei mezzi utilizzati per i collegamenti con le isole e il sostegno a progetti sperimentali per i combustibili alternativi.

Duecento milioni di euro (pari al 10% del Fondo) sono destinati a interventi per l’autosufficienza energetica delle infrastrutture aeroportuali e per il sostegno a progetti sperimentali per l’utilizzo di carburanti alternativi nel trasporto aereo

Centocinquanta milioni di euro (7,5% del Fondo) sono destinati a favorire l’intermodalità nel trasporto delle merci incentivando il cosiddetto shift modale dalla gomma al ferro.

Cinquanta milioni di euro (2,5% del Fondo) è indirizzato a interventi di decarbonizzazione delle linee ferroviarie non elettrificate, con l’acquisto di treni a batteria o a idrogeno.


Nel Rapporto “Decarbonizzare i trasporti”, pubblicato dal MIMS ad aprile scorso si evidenzia infatti come il settore dei trasporti in Italia nel 2019 è stato direttamente responsabile del 25,2% delle emissioni di gas serra e del 30,7% delle emissioni di CO2 in Italia. In particolare, il 92,6% delle emissioni nazionali di tutto il comparto è attribuibile al trasporto stradale di passeggeri e merci, specie gli autoveicoli.

Considerati gli obiettivi del pacchetto europeo ‘Fit for 55’ che prevede una riduzione nel 2030 del 55% delle emissioni nette di CO2 rispetto al 1990 e il loro azzeramento nel 2050, il decreto identifica i sei settori di intervento, più rilevanti per ridurre le emissioni inquinanti e climalteranti.

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