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Uomo in giacca e cravatta

Chi è il Mobility Manager?

La figura del Mobility Manager nasce molto prima del Decreto Rilancio 34/2020  che la introduce nuovamente con lo scopo di incentivare la transizione ecologica delle imprese e dei suoi dipendenti.

La storia del Mobility Manager inizia nell’ormai lontano 1997, successivamente all’introduzione del Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici, il Ministero dell’Ambiente aveva emesso un Decreto Ministeriale per regolare la mobilità sostenibile nelle aree urbane. Questo nuovo ruolo era responsabile della mobilità aziendale e di tutte le iniziative di mobilità sostenibile per i dipendenti.

Col Decreto Rilancio, il Mobility Manager torna alla ribalta con il compito di realizzare interventi di mobilità sostenibile, nonché di razionalizzare la domanda di mobilità all’interno delle imprese.

Secondo l’art. 2 del Decreto Rilancio, suddividiamo il ruolo in due figure centrali:

  • Il “mobility manager aziendale”, specializzato nella promozione della mobilità sostenibile e nel governo della mobilità aziendale. Viene dunque nominato dalle imprese e PA per supportare la decisione, implementazione e monitoraggio delle soluzioni di mobilità sostenibile;

  • Il “mobility manager d’area” è una figura specializzata, invece, nel supporto al comune territorialmente competente, presso cui viene nominato, per definire le politiche mobilità sostenibile e svolgere attività di coordinamento con i mobility manager aziendali.

Il Mobility Manager è obbligatorio?

Scopri i criteri di obbligatorietà della nomina di un Mobility Manager Aziendale

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