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7 Marzo 2022

BIKE TO WORK: IL MERCATO BIKE E LE SUE POTENZIALITA’ NEL MOBILITY MANAGEMENT

Le strategie di incentivazione per i dipendenti

IL MERCATO DELLE E-BIKE IN ITALIA E NEL MONDO

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Con un valore complessivo di 79,7 miliardi di dollari entro il 2026 e con un CAGR in crescita del 11,1%, il mercato delle biciclette elettriche è uno dei pochi a livello globale ad avere subito una spinta positiva grazie all’emergenza Covid-19 e al supporto dei Governi di tutto il mondo nell’incentivazione di modalità di trasporto alternative.

 

La micro-mobilità sostenibile è ormai parte del sistema di trasporto pubblico locale ed è destinata a diventarne la principale protagonista nei prossimi anni in tutto il mondo.

Nella sola Europa, i Governi hanno investito un miliardo di euro in infrastrutture per le due ruote e predisposto incentivi per l’acquisto di due ruote a pedali o mezzi di micromobilità.

Secondo il monitoraggio annuale della Federazione Europea Ciclisti, nel 2020 rispetto al 2019 si registra un incremento di ciclisti generalizzato con +25,3% in Portogallo, +24,5% in Francia e del +20% in Germania e nel Regno Unito.

 

In Italia il monitoraggio segna un +27,5%, il più alto in Europa e con punte di variazioni più sostenute (a maggio +81%).

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Aumento percentuale di ciclisti nel 2020 rispetto al 2019 (ECF-European Cyclists’ Federation)
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In Italia nel 2020, anche grazie all’introduzione del Bonus Mobilità, si è registrato un sensibile aumento nella vendita di monopattini elettrici e e-bike.

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A livello europeo, l’Italia è il terzo paese più interessato a questo mercato.

 

Nel 2020 si registra anche una crescita del 20% per arrivare a oltre 2 milioni unità di bici vendute, delle quali 240mila e-bike. Un andamento sospinto dal bonus mobilità che ha concesso agevolazioni per l’acquisto di 558mila mezzi (inclusi i monopattini).

Risvolti positivi si attendono anche per la produzione nazionale (+20%), per il fatturato delle aziende (da 1,35 a 1,5 miliardi) e per l’occupazione (+6%).

Con 157mila e-bike vendute in Italia tra gennaio e giugno 2021, il settore della micro-mobilità elettrica è stato quello trainante nell’industria dei mezzi elettrici, anche se è tutto il comparto elettrico a raggiungere numeri da record. 

AL LAVORO IN BICI: NASCE IL BIKE TO WORK

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Andare al lavoro in bici, che sia e-bike o classica, fa bene, non solo alla salute, ma anche all’ambiente. Questa pratica viene definita «bike to work», nata per promuovere l’uso della bici negli spostamenti casa-lavoro.

In Italia, il bike to work dal 2016 è ufficialmente riconosciuto come modalità di trasferimento casa-lavoro dall’INAIL per l’infortunio in itinere.

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In questo ambito, il Mobility Management fa del bike to work un suo strumento essenziale nelle proposte di misure di mobilità alle aziende per i propri dipendenti. L’implementazione di tali misure includono solitamente degli incentivi all’uso della bicicletta per recarsi al lavoro.

 

Dall’Europa e dall’Italia ci sono oggi tantissimi esempi e spunti per incentivare l’uso di questo mezzo di trasporto.

DALL’EUROPA: «OLDENBURG BICYCLE CHALLENGE»

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Il caso più celebre di sperimentazione di incentivi all’uso della bici in Europa è la «Oldenburg Bicycle Challenge» lanciata nel 2021 nell’ambito del Bicycle and Intelligent Transportation Systems (BITS), un progetto europeo nel quadro dell’Interreg B per promuovere la mobilità ciclabile e la creazione di un database centrale europeo della bici.

Alla sfida potevano partecipare tutti i residenti della cittadina tedesca di Oldenburg, iscrivendosi tramite il sito ufficiale e scaricando l’app Ciclogreen, fondamentale per tracciare gli spostamenti degli iscritti, raccogliere punti («Ciclos») per ogni chilometro, controllare la propria posizione nella classifica generale e vincere dei premi.

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I risultati

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La partecipazione così attiva dei residenti di Oldenburg fa ben sperare che questo sia uno dei primi progetti pilota europei in questo ambito.

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«OLDENBURG BICYCLE CHALLENGE»
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«COMPANY CHALLENGE – Bike to work»
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Contestualmente alla sfida di bici lanciata a tutti i residenti, si è svolta anche la «Company Challenge – Bike to work» in cui erano proprio le aziende a proporre questa iniziative ai propri dipendenti.

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Anche in questo caso, il progetto si è rivelato un successo. Alcune aziende hanno approfittato della challenge per tenere una sfida interna alla propria compagnia per cui ogni dipendente competeva con i propri colleghi per vincere dei premi aziendali.

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UNO DEI MAGGIORI FATTORI DI RIUSCITA DELL’INIZIATIVA E’ STATA L’INTRODUZIONE DI UNA APP.

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dalle indagini finali, infatti, è emerso che per il 43% dei partecipanti alla Oldenburg Bike Challenge e per il 36% di quelli alla Company Challenge, la possibilità di tracciare e registrare i propri percorsi, nonché di visualizzare le proprie statistiche come chilometri, calorie bruciate e CO2 risparmiata, è stato l’incentivo principale a partecipare all’iniziativa.

E’, inoltre, risultato interessante l’aumento di motivazione dovuto alla possibilità di sfidare altre persone, in particolare tra aziende diverse.

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DALL’ITALIA: IL CASO VIRTUOSO DELL’EMILA ROMAGNA

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Uno dei pochi meriti da riconoscere alla pandemia è sicuramente l’accelerazione sulle politiche di mobilità sostenibile, anche in Italia. 

La prima Regione ad aver recepito questo messaggio dopo il «Decreto Rilancio» è stata l’Emilia-Romagna che ha stanziato da subito 3,3 milioni di euro per lanciare vari progetti nell’ambito della mobilità sostenibile, tra cui il «Bike to Work – Bonus Bici» per una platea di beneficiari in Comuni tra i 30 e i 50mila abitanti.

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L’iniziativa della Regione Emilia-Romagna ha ricevuto largo consenso da Comuni e dipendenti in tutto il territorio.

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Secondo questa iniziativa, i lavoratori che scelgono la bici per recarsi al lavoro verranno premiati con un bonus di massimo 50 euro mensili, considerando un guadagno di 20 centesimi per ogni km percorso.

 

In particolare il Comune di Maranello ha lanciato l’iniziativa «Bike to work», nell’ambito più ampio del progetto «Biciplan», che premia i lavoratori di 13 imprese della zona con le stesse modalità preannunciate dalla Regione.

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Tra i marchi che si sono uniti al progetto troviamo proprio lei: la Ferrari.

I dipendenti coinvolti per ricevere il premio dovranno, con modalità similari al progetto europeo di Oldenburg, scaricare l’app gratuita Wecity, che calcolerà le distanze tra casa e il posto di lavoro.

L’app Wecity
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L’app Wecity si propone di generare un cambiamento comportamentale nelle aziende, nelle PA e nei cittadini favorendo gli spostamenti green e certificando la CO2 risparmiata utilizzando strumenti di intelligenza artificiale. Difatti, l’app è in grado di riconoscere il mezzo utilizzato negli spostamenti, permettendo di guadagnare punti e scalare le classifiche per ricevere degli incentivi.

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